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05.12.2019
L'appuntamento si inserisce nell’ambito del public program The Mind is a Muscle. Danza e arti performative, curato da Riccardo Venturi.
Ogni incontro del public program si articola attorno a una parola suggerita dall’invitato. Per questo appuntamento il concetto chiave è il QUOTIDIANO, per sottolineare come la danza contemporanea abbia assimilato nel tempo i gesti quotidiani, decostruendo i codici ereditati dal balletto e dalla danza moderna. È nei primi anni Sessanta che il gesto quotidiano irrompe nella danza rappresentando uno strumento di rottura, segno della controcultura che avanzava sotterranea, spingendosi oltre i limiti ammessi dalla società. In questo contesto Simone Forti insieme a Yvonne Rainer, Steve Paxton e Trisha Brown sono alcuni tra i protagonisti di quel cambiamento che trae le sue radici dai desideri e dalle urgenze comuni di quegli anni, dalle collaborazioni e dagli scambi con compositori, artisti visivi, attori e registi come John Cage, Robert Morris, Robert Rauschenberg, Fluxus e il Living Theatre.
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ROSSELLA MAZZAGLIA
(esperta storia della danza e docente di Discipline dello Spettacolo all’Università di Messina e Bologna)
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L’incontro si inserisce nell’ambito del public program The Mind is a Muscle. Danza e arti performative, curato da Riccardo Venturi, un calendario di incontri e conversazioni con scrittori, curatori ed esperti di varie discipline, che da novembre 2019 ad aprile 2020 offre riflessioni e momenti di approfondimento sulle tematiche della danza e della performance dando vita a un fil rouge tra le mostre di Masbedo, Simone Forti e Charles Atlas in programma durante la stagione invernale negli spazi dell’istituzione.
Locandina di Terrain di Yvonne Rainer. Disegno di Robert Rauschenberg.