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A cura di Chiara Nuzzi e Gabriella Rebello Kolandra
Opening 26.09.2025
27.09.2025
08.11.2025
Isabella Costabile. Whose is this?
A cura di Chiara Nuzzi e Gabriella Rebello Kolandra
La project room di Fondazione ICA Milano accoglie una serie inedita di sculture realizzate da Isabella Costabile (USA, 1991) tra il 2024 e il 2025. Interrogandosi sul ruolo dell’artista nel presente e sul rapporto dell’opera con il reale, con Whose is this? Costabile dà forma a un gruppo di opere nate dall’assemblaggio di oggetti trovati nel garage di famiglia, sui marciapiedi o accanto ai cassonetti per strada. Le sculture assumono l’aspetto di ibridi perturbanti, potenzialmente soggetti a continue mutazioni, dove la funzione degli oggetti subisce un processo di ritassonimizzazione e reinterpretazione: gli elementi diventano testimonianza di un’archeologia della memoria, dispositivi capaci di raccontare per immagini il trascorrere del tempo. Muovendosi tra il l’ambito personale e la sfera collettiva, l’opera si svincola dalla logica della proprietà e si apre a una dimensione relazionale, dove chi osserva è chiamato a riconoscere qualcosa di sé in ciò che non gli appartiene, ma che è parte della propria esperienza.
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ICA Milano ringrazia Banca Intesa Sanpaolo, sponsor ufficiale della Fondazione e Valsoia per il supporto alla programmazione e alle attività di ICA Milano.
La mostra Isabella Costabile. Whose is this? è realizzate grazie al supporto di Eni in qualità di Main Partner.
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ISABELLA COSTABILE
Isabella Costabile, nata nel 1991 a New York, vive e lavora tra Milano e Grosseto. È cresciuta tra la Giamaica, gli Stati Uniti e l’Italia. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera e alla Zürcher Hochschule der Künste. La sua pratica scultorea si concentra su una metodologia compositiva caratterizzata dall'interpretazione di oggetti e materiali trovati, per riflettere sull'ambiguità delle loro forme e sulle molteplici percezioni della realtà. Il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni tra cui Palazzo delle Esposizioni, Roma (2020), Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (2022), Palazzo Re Rebaudengo, Guarene (2023), Museion, Bolzano (2024), Centro Pecci, Prato (2024).
