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A cura di Chiara Nuzzi
28.10.2022
23.12.2022
Fondazione ICA Milano presenta, da venerdì 28 ottobre a venerdì 23 dicembre 2022, la mostra collettiva "Small Fixations", a cura di Chiara Nuzzi.
Il progetto espositivo, presentato al piano terra della Fondazione, riunisce ricerche e sperimentazioni di cinque artiste differenti tra loro per formazione e pratica ma accomunate da una decisa predilezione per il linguaggio pittorico. I lavori di Chiara Enzo, Jennifer J. Lee, Marta Naturale, Alexandra Noel e Yui Yaegashi costruiscono un percorso espositivo giocato sull’attenzione al dettaglio, enfatizzata dalla comune tensione alla lavorazione di opere di piccolo formato.
Il titolo della mostra, Small Fixations, rievoca i molteplici significati che il termine “fissazione” assume nella lingua italiana, da uno slancio di interesse ossessivo all’atto fisico di imprimere la materia, sino ad arrivare all’osservazione attenta e quasi maniacale per i minimi dettagli. Inserito nell’ambito dell’ampia ricerca che Fondazione ICA Milano dedica al tema del vivente e all’esplorazione dell’essere umano in tutte le sue esperienze e sfumature, il progetto espositivo racconta passioni, turbamenti e visioni collettive attraverso ventitré dipinti realizzati tra il 2014 e il 2022 e accomunati da un’analisi introspettiva e microscopica della realtà.
Tra delicati frammenti del corpo, ambientazioni quotidiane, astrazioni formali, paesaggi immaginifici e ossessioni segrete, Small Fixations invita il visitatore ad imbarcarsi in un viaggio introspettivo attraverso molteplici storie personali e individuali capaci di toccare ciascuno di noi.
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LE ARTISTE
Chiara Enzo (Venezia, 1989) vive e lavora a Venezia. Nel 2018 ha concluso il corso di secondo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia con Carlo Di Raco. Nel 2013, grazie a una borsa di studio Erasmus+, ha proseguito gli studi per 12 mesi presso la De Montfort University a Leicester, nel Regno Unito. Nel 2017 ha vinto la 101ma Collettiva Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), e nello stesso anno ha ottenuto uno studio d’artista nell’ambito del programma di residenze della stessa fondazione; nel 2018 è stata finalista al Premio Fabbri per le Arti Contemporanee, e vincitrice di Lydia! Premio all’Arte Contemporanea Emergente, indetto dalla Fondazione Il Lazzaretto (Milano). Nel 2019 è stata finalista al Premio States of Minds (Vicenza). Nel 2021 è tra gli artisti selezionati per il Premio Ducato (Piacenza) mentre nel 2022 è invitata a partecipare alla 59. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, "The Milk of Dreams", a cura di Cecilia Alemani.
Jennifer J. Lee (Lewistone, 1977) vive e lavora a Brooklyn, NY. Ha conseguito un BFA alla Carnegie Mellon University e un MFA alla Rhode Island School of Design. Nel 2009 ha frequentato la Skowhegan School of Painting and Sculpture. Tra le mostre personali più recenti figurano Planet Caravan, Klaus von Nichtssagend Gallery, New York, 2021; Wallflowers, Chateau Shatto, Los Angeles, 2020; Cold Turkey, La Maison de Rendez-Vous with lulu, Bruxelles, 2019; Day Trip presso la Klaus von Nichtssagend gallery, New York, 2019; e Nowhere, pubblicazione di stampe e mostra personale, Pressure Club, Philadelphia, 2018 Tra le mostre collettive più recenti figurano Halcyon e On and On, Franz Kaka Gallery, Toronto, 2021; La Mer imaginaire, Fondazione Carmignac, Villa Carmignac, Porquerolles, Francia (a cura di Chris Sharp); A Cloth Over a Birdcage, Chateau Shatto, Los Angeles, 2019; Double Play, The Pit with Leftfield Gallery, Los Angeles, 2019; Last Night I Wore a Costume, a cura di Lisa Cooley, LX Gallery, New York, 2019.
Marta Naturale (Mirano, 1990) vive e lavora tra Noale e Venezia. La sua ricerca si concretizza attraverso le pratiche della pittura e del disegno. Conduce i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, sotto la guida del prof. Carlo di Raco e nel 2019 si diploma in pittura. Il suo lavoro è stato presentato in diverse collettive, tra cui alla Collettiva dei giovani artisti Bevilacqua La Masa nelle edizioni 101ma e 102ma; allo Studio Tommaseo di Trieste con Opera Prima, a cura di Miriam Pertegato, Paola Bristot, Giuliana Carbi (2018); al Forte di Monte Ricco di Pieve di Cadore (BL), con Brain-tooling, a cura di Dolomiti Contemporanee (2018). Conclude il programma Studi d'Artista Bevilacqua la Masa 2018-2019 con la collettiva Opera Viva. Nel 2019 riceve una menzione speciale con StArt Padova ed espone presso presso Fornace Morandi (PD).
Dal 2021 è parte di Venice Time Case, mostra collettiva itinerante ideata da Luca Massimo Barbero. Sempre nel 2021 inaugura la sua prima personale, La Passeggiata, a cura di Maria Chiara Valacchi, presso Francesca Antonini Arte Contemporanea (Roma).
Alexandra Noel (1989) vive e lavora attualmente a Los Angeles. Si è laureata in Arti Visive presso l'Università di San Diego nel 2011 e ha conseguito un MFA presso l'Art Center College of Design nel 2013. Noel dipinge assemblaggi di immagini fantastiche che fondono il surreale e il familiare. I suoi pannelli compatti, in cui le immagini sono ritagliate e ridimensionate, esplorano il rapporto tra il corpo e i dispositivi portatili. Nel suo lavoro, oggetti domestici e altri elementi comuni sono spesso inseriti in ambientazioni immaginarie e scenari tragici. Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali in numerose sedi, tra cui: Bodega a New York City (2019); Freedman Fitzpatrick a Parigi, Francia (2019); Atlantis a Marsiglia, Francia (2019); e Parker Gallery a Los Angeles, California (2018); tra le altre. Il suo lavoro è stato anche presentato in mostre collettive presso molte istituzioni, tra cui: Made in LA 2020: A Version all'Hammer Museum di Los Angeles (2020-21); Office Baroque ad Anversa, Belgio (2021); Château Shatto a Los Angeles, California (2019); Galerie Sultana a Parigi, Francia (2018); XYZ Collective a Tokyo, Giappone (2018); Balice Hertling a Parigi, Francia (2017) tra le altre.
Yui Yaegashi (1985, Chiba, Giappone), vive e lavora a Tokyo. Ha conseguito il Bachelor of Arts presso la Tokyo Zokei University nel 2009 e il Master of Fine Arts nel 2011. L'artista lavora all'interno di sistemi autoimposti, stabilendo parametri per ogni dipinto, come una tavolozza limitata o una regola di soli tre strati di pittura. La combinazione di casualità, accidentalità e concisione ispirata dalla flash fiction rimane al centro dell'opera di Yaegashi. Il suo lavoro è stato recentemente incluso nella mostra The way of painting alla Tokyo Opera City Art Gallery e in mostre personali presso Misako & Rosen, Tokyo, Shane Campbell Gallery, Chicago, e Midway Contemporary, Minneapolis. Il processo di Yaegashi - che include la sovrapittura e la "cancellazione" - infonde alla sua tavolozza la sottigliezza di un campo monocromatico costruito, strutturato da linee di griglia e campi giustapposti.
Chiara Enzo, "Gambe di M.", 2014 14.8 x 17.7 cm, gouache tempera, pastel, colored pencils on cardboard glued on board. Courtesy: the artist and ZERO..., Milan
"Small Fixations", installation view, Fondazione ICA Milano 2022. Ph. credits Andrea Rossetti
"Small Fixations", installation view, Fondazione ICA Milano 2022. Ph. credits Andrea Rossetti
"Small Fixations", installation view, Fondazione ICA Milano 2022. Ph. credits Andrea Rossetti
"Small Fixations", installation view, Fondazione ICA Milano 2022. Ph. credits Andrea Rossetti
"Small Fixations", installation view, Fondazione ICA Milano 2022. Ph. credits Andrea Rossetti
"Small Fixations", installation view, Fondazione ICA Milano 2022. Ph. credits Andrea Rossetti
"Small Fixations", installation view, Fondazione ICA Milano 2022. Ph. credits Andrea Rossetti