• A cura di Alberto Salvadori

    Opening 26.09.2025

    27.09.2025

    08.11.2025

Oliver Osborne. The Sleeping Guard
A cura di Alberto Salvadori
 

Fondazione ICA Milano presenta The Sleeping Guard, la prima personale istituzionale in Italia dell’artista Oliver Osborne (Edimburgo, 1985), a cura di Alberto Salvadori.

La mostra raccoglie una selezione di dipinti e disegni inediti realizzati dall’artista nell’ultimo decennio.

The Sleeping Guard sarà visitabile da venerdì 26 settembre a sabato 8 novembre 2025 al primo piano della Fondazione, insieme ai progetti espositivi di Lewis Hammond al piano terra e di Isabella Costabile nella project room. 

Per la sua prima personale in un’istituzione italiana, attraverso le opere scelte Osborne esplora ciò che la pittura è ancora in grado di comunicare nell’era digitale. I suoi lavori intrecciano riferimenti alla storia dell’arte, alla narrazione personale e al contesto locale milanese. Tre dimensioni che si fondono nelle sue composizioni, suscitando nello spettatore un senso di meraviglia e apertura all’inaspettato – tema centrale nella pratica dell’artista.

La ricerca di Osborne si muove tra figurazione e astrazione, tra ripetizione e sperimentazione. Attraverso alterazioni che intervengono sulla composizione, la scala e il chiaroscuro, Osborne rielabora immagini iconiche della tradizione pittorica, facendo emergere nuove possibilità visive e sottolineando il legame tra pittura e dimensione intima. La sua ricerca interroga il ruolo del pittore nel XXI secolo in una cultura visiva dominata dal flusso continuo e mutevole di immagini e significati.

I soggetti nelle tele di Osborne sono ispirati dalla storia dell’arte e dai suoi grandi temi. Uno dei lavori centrali della mostra, Mantegna’s Dead Christ (2022), si ispira a Il Cristo morto (ca. 1480) di Andrea Mantegna, custodito alla Pinacoteca di Brera. In questa rilettura, il corpo di Cristo appare e scompare come una sagoma sulla superficie, effetto della luce sulla carta: un’evocazione del tempo che passa e della memoria che affiora. Accanto all’opera è esposto il dipinto di Michel Majerus (1967–2002), ispirato al ritratto fotografico realizzato da Albrecht Fuchs nel 1996. Il dipinto rappresenta l’omaggio a un artista, scomparso prematuramente, che ha intuito le potenzialità della pittura nell’epoca digitale prima di molti altri.

Il titolo della mostra, The Sleeping Guard, è ispirato all’affresco La liberazione di San Pietro (ca. 1481) di Filippino Lippi, nella Cappella Brancacci a Firenze.

Come racconta lo stesso Osborne: «In questo momento digitale c’è moltissimo che riguarda la simultaneità, l’essere in più spazi o tempi allo stesso tempo, tanto che una sorta di dislocazione psicologica ha iniziato a influenzare molti pittori. In questo senso, includere i miei figli nel lavoro mi sembra urgente. Tornare continuamente agli stessi soggetti crea, per me, le condizioni per l’inaspettato, costringendomi ad andare oltre ciò che già riconosco. È una sorta di creatività attraverso la pazienza».

Le opere esposte coprono gli ultimi dieci anni di produzione dell’artista e testimoniano come la ripetizione di un soggetto possa mettere in discussione le forme statiche della rappresentazione, trasformando l’immagine attraverso il tempo. In mostra, una serie di ritratti dei figli dell’artista evidenzia il ruolo dell’artista come testimone del passare del tempo e riflette sulla capacità della pittura di catturare un istante, ma anche di mostrarne il cambiamento.

La più recente monografia dell’artista Recent Painting, pubblicata da Distanz nell’ottobre 2025, sarà presentata ufficialmente presso Fondazione ICA Milano a novembre.

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ICA Milano ringrazia Banca Intesa Sanpaolo, sponsor ufficiale della Fondazione e Valsoia per il supporto alla programmazione e alle attività di ICA Milano.

La mostra Oliver Osborne. The Sleeping Guard è realizzata grazie al supporto di Eni in qualità di Main Partner.

Si ringrazia la galleria GIÓ MARCONI, Milano per il supporto alla mostra Oliver Osborne. The Sleeping Guard.

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OLIVER OSBORNE
Oliver Osborne (n. 1985, Edimburgo) vive e lavora a Berlino. La sua pratica pittorica unisce figurazione e astrazione, indagando la ripetizione, la variazione e la trasformazione dell’immagine nel tempo. Utilizzando tecniche che spaziano dalla serigrafia alla pittura a olio iperrealista, Osborne esplora il potenziale narrativo e concettuale della pittura, spesso partendo da riferimenti alla storia dell’arte o da elementi autobiografici. Il suo lavoro è stato esposto in numerose gallerie e istituzioni internazionali, tra cui Tanya Leighton (Berlino, Los Angeles), Union Pacific (Londra), Gió Marconi (Milano), Bonner Kunstverein (Bonn), Francis Irv (New York), Galeria Pelaires (Palma), ICA (Londra), Hamburger Kunsthalle (Amburgo). Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche, tra cui: Aishti Foundation (Beirut), Braunsfelder Family Collection (Colonia), Haubrok Foundation (Berlino), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino) e la Saatchi Collection (Londra).

"Oliver Osborne. The Sleeping Guard", curated by Alberto Salvadori. Fondazione ICA Milano and the artist. Ph. credits: Andrea Rossetti Archive

"Oliver Osborne. The Sleeping Guard", curated by Alberto Salvadori. Fondazione ICA Milano and the artist. Ph. credits: Andrea Rossetti Archive

"Oliver Osborne. The Sleeping Guard", curated by Alberto Salvadori. Fondazione ICA Milano and the artist. Ph. credits: Andrea Rossetti Archive

"Oliver Osborne. The Sleeping Guard", curated by Alberto Salvadori. Fondazione ICA Milano and the artist. Ph. credits: Andrea Rossetti Archive

"Oliver Osborne. The Sleeping Guard", curated by Alberto Salvadori. Fondazione ICA Milano and the artist. Ph. credits: Andrea Rossetti Archive

"Oliver Osborne. The Sleeping Guard", curated by Alberto Salvadori. Fondazione ICA Milano and the artist. Ph. credits: Andrea Rossetti Archive

"Oliver Osborne. The Sleeping Guard", curated by Alberto Salvadori. Fondazione ICA Milano and the artist. Ph. credits: Andrea Rossetti Archive

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